Sono Francesco Lefosse, dottore in Scienze Motorie, personal trainer e fondatore della VIRTUS ACADEMY
La cellulite, detta anche Panniculopatia-Edemato-Fibro-Sclerotica (PEFS) rappresenta un inestetismo della pelle e interessa la maggior parte delle donne in età post puberale.
E’ causata da alterazioni a livello del tessuto adiposo, del microcircolo o di entrambi. Queste alterazioni portano a problemi circolatori e linfatici andando a modificare la struttura del tessuto connettivo.
E’ possibile dividere la cellulite in 4 stadi:
Non si ha alterazione della cute, la pelle della zona interessata si presenta liscia mentre si è in piedi o sdraiati.
La pelle della zona è liscia se il soggetto è seduto o sdraiato, si vedono alterazioni della pelle nel momento in cui viene pizzicata o se si contrae il muscolo. E’ la fase più leggera e facilmente reversibile, riguarda la gestione dei liquidi del microcircolo. Si ha un accumulo di liquido extracellulare conosciuto come “RITENZIONE IDRICA”.
La pelle si presenta liscia se il soggetto è seduto o sdraiato, si osservano alterazioni stando in piedi senza il bisogno di contrarre il muscolo o pizzicare la pelle. È il classico effetto “A BUCCIA DI ARANCIA”. In questo stadio si ha un eccessivo accumulo di liquidi tra le cellule e un’organizzazione in micro-noduli delle fibre collagene e tessuto connettivo intorno agli adipociti che prende il nome di “fibrosi”. I micro-noduli formati causano un peggioramento della circolazione, dunque, la pelle risulterà fredda al tatto. Questa situazione è semi-permanente ed è uno stadio della cellulite importante, che cambia in modo quasi irreversibile la struttura dei tessuti.
Aumenta l’effetto “a buccia di arancia”, sono presenti aree sollevate e si ha la presenza di noduli visibili accompagnati da dolore al tatto. I micro-noduli si uniscono creando dei macro-noduli, che diminuiscono maggiormente lo spazio tra le cellule e la circolazione. Questo stadio non è reversibile e può essere migliorato esclusivamente con la chirurgia estetica.
Spesso, quando si parla di cellulite e ritenzione idrica, i due termini vengono utilizzati come sinonimi, ma abbiamo appena visto che non si tratta della stessa cosa. La ritenzione idrica è semplicemente la tendenza del corpo ad accumulare liquidi negli spazi interstiziali, cioè tra le cellule, mentre la cellulite è una vera e propria degenerazione del pannicolo adiposo sottocutaneo.
Possono esserci fattori non modificabili e fattori modificabili. Tra i fattori non modificabili rientrano le cause genetiche come la disposizione dei setti fibrosi. Nello stato sotto il derma (ipoderma) si trovano gli adipociti, che sono organizzati in compartimenti chiamati “setti”. Se i setti sono disposti trasversalmente (a nido d’ape) si avrà una minore espansione di adipe verso la superficie cutanea, quindi un minore inestetismo. Al contrario, se i setti sono disposti verticalmente, il tessuto adiposo spinge sul derma causando sporgenze e avvallamenti, dunque l’inestetismo sarà più evidente.
Tipicamente, nell’uomo l’organizzazione dei setti fibrosi è “a nido d’ape”, ecco perché osserviamo la cellulite maggiormente nelle donne. Esse sono svantaggiate anche per la maggior concentrazione di estrogeni, che è un fattore importante nella formazione di cellulite poiché “addensano” il tessuto connettivo nella pelle.
Tra i fattori modificabili troviamo principalmente lo stile di vita scorretto, la mancanza di attività fisica e un’alimentazione errata. Essi sono elementi che possono peggiorare la PEFS, perché ostacolano una corretta circolazione venosa e linfatica, portando anche ritenzione idrica.
Esistono numerose tecniche mediche come il laser, la radiofrequenza, le onde d’urto, l’ozonoterapia, ma è bene ricordare che sono tecniche che danno dei benefici a breve termine, non risolvendo la situazione.
Analizzando i trattamenti estetici come massaggi, linfodrenaggio, pressoterapia, fanghi e terapie termali, essi risultano utili nel breve termine sia per la ritenzione idrica che a livello circolatorio e cutaneo.
Riguardo le creme topiche, non ci sono prove scientifiche valide che dimostrano l’efficacia delle stesse, quindi non si ritiene utile l’utilizzo.
L’utilizzo delle tecniche appena elencate può dare qualche beneficio sulla condizione cellulite, ma è bene chiarire che è fondamentale attuare un cambiamento sullo stile di vita inteso come attività fisica e alimentazione.
Per eliminare definitivamente la cellulite o per ridurla sensibilmente il mio consiglio è di:
Preferibilmente attività fisica con i pesi, adattata al tuo livello, con progressioni sui parametri allenanti e un’attenta valutazione in itinere sull’evoluzione della cellulite. Sconsigliata solo l’attività cardio poiché potrebbe peggiorare lo stato infiammatorio del tessuto adiposo degli arti inferiori.
Se sei in sovrappeso, segui una dieta ipocalorica in modo tale da ridurre il grasso in eccesso migliorando l’inestetismo. La dieta dovrebbe essere composta da un’ottimale quota proteica per soddisfare il fabbisogno giornaliero in base all’allenamento effettuato. Preferisci cotture più salutari per conservare al meglio le proprietà nutritive degli alimenti come le vitamine e i minerali, consumando un’adeguata quantità di frutta e verdura. Non eliminare il sale, ma, ti consiglio di consumarne 1 grammo per ogni litro di acqua ingerito. Inoltre, è necessario bere una giusta quantità di acqua per restare idratati.
Se lo ritieni necessario, ricordando che non sono risolutivi al 100% e che vanno abbinati ad attività fisica e alimentazione corretta.
Spesso il fattore più sottovalutato causato da insicurezza e frustrazione. Ti consiglio di eseguire attività rilassanti come yoga, pilates, ma anche prendersi dei giorni di recupero dagli allenamenti per ridurre sensibilmente il cortisolo e migliorare la condizione estetica.
Con questo articolo ho cercato di far chiarezza su un tema ancora oggi molto dibattuto a causa di nozioni molto confuse che si trovano facilmente in rete. Un aspetto importantissimo quando si decide di cambiare il proprio stile di vita è quello di affidarsi a professionisti del settore sia per quanto riguarda l’allenamento, sia per la nutrizione, ricordando che sono i fattori che incidono maggiormente nel processo di miglioramento estetico.
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